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What Happened, Miss Simone?

locandina simone

Recentemente ho finito di vedere il documentario, disponibile su Netflix, “What happened, Miss Simone?” (Cosa è successo, Signora Simone?) mi è piaciuto, con un po’ di amaro in bocca, e voglio farne una piccola recensione.

In primo luogo, chi era Nina Simone?

Si tratta di uno di quei personaggi così grandi che a un’appassionato appare ridicolo poterla descrivere appieno (e nemmeno ci proverò infatti).

Si tratta in ogni caso di un’artista formidabile che, in qualche modo, tutti conoscono, fosse solo per una canzone che amano anche se non conoscono chi la canta.

Proprio per questo mi limite a inserire alcuni tra i suoi molti brani, per fare “mente locale”.

Mini recensione

Il documentario percorre la ricca vita dell’artista, a partire dall’infanzia nel sud razzista e dall’educazione al pianoforte classico, passando agli esordi difficili fino al successo.

Cercando di non concentrarsi troppo sui soli successi musicali ma parlando di aspetti chiave della sua vita come il matrimonio (violento e infelice), la forte partecipazione all’attivismo dell’epoca per i diritti civili dei neri, anche vicino alle sue frange più violente ed estremiste; il difficile rapporto con la figlia e l’ancora più difficile rapporto con se stessa.

L’unico aspetto che mi ha lasciato perplesso (ma dovrò approfondire di più il soggetto, conosco poco Nina Simona per ora) è che in “chiusura” del documentario si viene lasciati con i seguenti messaggi:

  • Che Nina Simone non sapesse gestire bene la propria carriera, organizzata e gestita dal marito
  • Che l’attivismo abbia forse esaltato un suo carattere aggressivo e violento e che questo a sua volte le abbia rovinato la carriera
  • Che non stesse bene con se stessa (e questo è chiaro da quello che si vede)

Sono tutte cose tecnicamente corrette in base a quello che si vede… Ma non si pone così tanta attenzione sul perché?

Non posso fare a meno di chiedermi se tutti questi problemi li avrebbe comunque avuti senza qualcuno che la picchiava violentemente al punto da puntargli una pistola in faccia e violentarla (suo marito).

E non ho avuto l’impressione che alla cosa non sia stata data l’importanza dovuta (seppur se ne sia parlato).

In ogni caso rimane un bel documentario che merita di essere visto per conoscere meglio sia un’artista straordinaria sia un periodo di storia moderna che spesso noi europei non conosciamo così bene.

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