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It’s a man’s, man’s, man’s World

mans world

It’s a man’s, man’s, man’s World (letteralmente “è un mondo di uomini, uomini, uomini”) è una nota canzone scritta nel 1966 da James Brown e Betty Jean Newsome (all’epoca sua compagna).

Si tratta di una canzone Blues / Soul che è difficile non susciti emozioni nell’ascoltatore, anche se non si capiscono i testi non si può a fare meno di venire trascinati nel crescere della melodia.

Di cosa parla, cosa significa questa canzone?

Presi letteralmente i testi sono stati a volte accusati di maschilismo visto che che la canzone è fondamentalmente un alternarsi di esempi in cui un momento si dice che “l’uomo fa questo e fa quello”, costruisce i treni, fabbrica i giochi per i bambini, gestisce le cose etc etc (come a dire che fa tutto).

E il momento dopo si afferma che, nonostante ciò, tutto questo non avrebbe nessun valore, non sarebbe niente, senza una donna.

Non so quali fossero le intenzione di Brown e della Newsome nello scrivere la canzone ma personalmente mi piace pensare che la canzone voglia semplicemente enfatizzare che, anche ponendo un estremo assurdo (e assolutamente non veritiero ovviamente) in cui gli uomini “facciano tutto” ebbene, anche in quell’assurda visione, la cosa non varrebbe comunque niente, senza le donne.

Negli anni sono state realizzate moltissimi tributi e cover stupende, tra questi:

It’s a Man’s Man’s Man’s World – Calibro 35 e Marina Mazimillian

(Adoro questa versione.)

L’incredibile Darci Lynne con il suo spettacolo di ventriloquismo

La versione di Tom Jones

Christina Aguilera – Tributo live

Etta James

Poteva mancare una cover di Joss Stone?

Curiosità: esiste una versione italiana, quasi letterale anche nei testi, di Lucio Dalla

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